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IstituzionaleComunicare la protezione civile, il convegno a Palermo

Comunicare la protezione civile, il convegno a Palermo

 (di Ugo Cerrone) A distanza di tre anni dal primo convegno si ribadisce la necessità di una comunicazione in protezione civile che sia quanto più chiara, concisa e affidabile. Questo è quanto emerso dal seminario tenutosi giovedì 18 Maggio presso l’università di Palermo e organizzato dall’associazione Leali e Anpas Sicilia.
I relatori che si sono alternati hanno analizzato i diversi aspetti della comunicazione in protezione civile, dalla fase previsionale alla fase emergenziale, fissando il focus sulla comunicazione in tema di prevenzione.
Hanno aperto i lavori e salutato i partecipanti Ketty Sardo, presidente del Rotary Sud Palermo, e l’assessore alla cittadinanza sociale del comune di Palermo Agnese Ciulla.
Lorenzo Colaleo, presidente regionale di Anpas Sicilia, ha specificato una corretta comunicazione ai cittadini trova fondamento in una precisa pianificazione comunale in protezione civile, meglio se predisposta in collaborazione tra le amministrazioni territoriali limitrofe che possono unire risorse tecniche ed economiche.
Ugo Cerrone, volontario della pubblica assistenza LeAli, ha illustrato come l’associazione utilizza i canali social per comunicare i concetti legati alla protezione civile e il percorso #socialProCiv promosso dal dipartimento nazionale di protezione civile.
Giuseppe Basile, responsabile del CFDMI (Centro Funzionale Decentrato Multirischio Integrato), ha esposto la catena di comunicazione alla base dell’avviso regionale di protezione civile per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e come quest’ultimo deve essere interpretato dai comuni per definire il modello di intervento e attuare specifiche misure di prevenzione.
Ignazio Bacile, responsabile dell’ufficio di protezione civile del comune di Bisacquino, ha fornito una panoramica dell’attività svolta in tema di informazione e comunicazione alla popolazione attraverso un sistema telefonico di allerta ai cittadini, il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie degli allievi e le esercitazioni di protezione civile.
L’intervento di Fausto Casini ha fornito il punto di vista ampio legato alla dimensione nazionale che della campagna “Io Non Rischio”, in risposta alla necessità di formare sui temi della protezione civile non solo i volontari ma anche i cittadini.
Guido Umiltà, presidente dell’associazione A.P.E.C.I. (Associazione per la Protezione e le Emergenze Civili Ingegneri), ha descritto l’operatività dell’associazione che fa capo all’ordine degli ingegneri della provincia di Palermo e l’impegno nell’informazione dei cittadini sui rischi.
Calogero Foti, dirigente del DRPC Sicilia (dipartimento regionale della protezione civile – Regione Siciliana, ha chiuso i lavori coinvolgendo nel dibattito i presenti e i relatori con un intervento in cui ha specificato che la protezione civile, più degli altri sistemi, ha la necessità di comunicare e mettere in comune idee e azioni. Un discorso che prendendo spunto da alcuni articoli della costituzione italiana ha messo in evidenza la responsabilità e l’opportunità degli individui di agire per il bene comune, operando da singoli in forma associata o per responsabilità istituzionale. Dare rilievo e importanza alla comunicazione dei rischio si traduce in una forma d’amore e cura verso il territorio e le comunità che lo vivono e hanno l’onere e l’onore di tutelarlo.

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