I volontari di Anpas: “Giù le mani dell’ospedale di Paternò”. Domani protesta pure a Niscemi
di Giovanni Albanese
Dallo scorso 2 gennaio i volontari di ottanta associazioni presidiano l’ingresso dell’ospedale di Paternò e raccolgono le firme dei cittadini per per dire NO alla chiusura e al ridimensionamento dei reparti, compreso quello del Punto nascite. I volontari della pubblica assistenza Anpas sono tra i fautori della manifestazione pacifica.
Proteste pure a Niscemi, dove domani i volontari della locale pubblica assistenza Anpas parteciperanno a una manifestazione di protesta pacifica contro il ridimensionamento dei reparti dell’ospedale, in particolare quello di chirurgia. "Da diversi anni avevamo lanciato l’allarme – spiega il presidente dell’associazione Anpas, Rosario Ristagno -. Le istituzioni sono rimaste sorde ai nostri gridi d’allarme e ora questi sono i risultati. Ad ogni modo scenderemo in strada per supportare la cittadinanza anche in questa protesta".
Giovedì, 9 gennaio. Si terrà domani Si terrà domani pomeriggio alle ore 18, presso l’aula magna "Virgilio" di via degli studi a Paternò un’assemblea cittadina per comunicare alla popolazione l’esito dell’incontro di ieri a Palermo con l’assessore alla Sanità Lucia Borsellina, con l’intento di salvare l’ospedale di Paternò dal ridimensionamento dei reparti e la chiusura del punto nascite. Un bel messaggio è giunto dal comitato delle associazioni: "Siamo una grande famiglia, abbiamo creato un nuovo colore, quello dell’amicizia". Così il presidente della pubblica assistenza Anpas Paternò, salvo Pappalardo: "Il nostro ospedale è un bene necessario per una città che conta più di 50 mila abitanti. Bisogna trovare altrove i tagli sugli sprechi, ma non sulla salute e assistenza sanitaria al cittadino".
Mercoledì, 8 gennaio. Stamani, la protesta si è spostata a Palermo, davanti al Palazzo della Regione, in attesa di buone nuove. "L’ospedale di Paternò non si tocca, non si tocca la salute e la salvaguardia dei cittadini paternesi e non solo – dice Salvo Pappalardo, presidente della pubblica assistenza Apas Paternò -. Ogni vita umana ha un suo diritto e questo va difeso. Voglio ringraziare tutti gli amici che sono stati lì con noi in questi giorni, i nostri concittadini che hanno creduto in noi. Difendiamo quello che i nostri padri hanno costruito, difendiamo il futuro dei nostri figli e dei figli dei nostri figli".
LE ULTIME SULL’INCONTRO A CURA DEL SINDACO DI PATERNO’ MAURO MANGANO – Si è da poco concluso l’incontro all’Assessorato Regionale alla Sanità, a Palermo, per discutere del futuro dell’ospedale di Paternò in vista di un paventato ridimensionamento. Alla riunione, a rappresentare il comune di Paternò, erano presenti, fra gli altri, il Sindaco, Mauro Mangano, il Presidente del Consiglio Comunale, Laura Bottino, il Consigliere Nino Valore, il Senatore Salvo Torrisi e una delegazione del Comitato in difesa dell’Ospedale. All’incontro, convocato dall’Assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, c’erano anche gli Onorevoli Anthony Barbagallo, Lino Leanza ed il Presidente della Commissione Sanità all’Ars, Pippo Di Giacomo. «La presenza di Lucia Borsellino e del Direttore Tecnico dell’Assessorato, nonché di alcuni deputati dell’Ars – commenta il Sindaco di Paternò, Mauro Mangano, al margine dell’incontro – dimostra la grande attenzione che la questione legata all’ospedale di Paternò sta destando a livello regionale.
Gli Onorevoli Leanza e Barbagallo – continua Mangano – hanno apertamente sposato le nostre tesi, che sono apparse del tutto ragionevoli in quanto fondate su dati oggettivi. Oggi – sottolinea il Sindaco di Paternò – abbiamo vinto la prima battaglia: siamo riusciti a farci ascoltare, ad esporre le nostre richieste. L’Assessore Borsellino si è impegnata a rivedere il piano sanitario regionale, tenendo conto dei dati reali dell’ospedale SS. Salvatore, e ci ha promesso la realizzazione di una nuova bozza che, prima di diventare legge, verrà inviata alla conferenza dei Sindaci affinché anche questi ultimi possano avere voce in capitolo». L’Assessore Borsellino, nel corso dell’incontro, ha
anche espresso la volontà di recarsi personalmente a Paternò, per incontrarsi con i Primi Cittadini dei comuni per i quali i nosocomi di Paternò, Biancavilla e Bronte rappresentano un punto di riferimento. «Non possiamo che essere soddisfatti di come si è svolta la riunione – conclude Mangano – anche se si tratta solo del primo passo e non dobbiamo dormire sugli allori. Abbiamo
espresso le nostre ragioni, abbiamo presentato la nostra proposta e siamo lieti che la città sia riuscita a dimostrarsi determinata ed unita verso un obiettivo comune».
Queste in sintesi, le richieste esposte all’Assessore Borsellino, nel documento presentato dal Sindaco di Paternò:
• la previsione di posti letto di chirurgia e medicina sia nell’ospedale di Biancavilla che in quello di Paternò;
• una deroga al principio delle 500 nascite, ed una valutazione del mantenimento dei reparti di ostetricia basata solo sul criterio della sicurezza delle partorienti;
• lo sblocco dei lavori di consolidamento e la previsione di una struttura pienamente operativa.