Trapani, “I volontari sulla scena del crimine”
Nell’ambito delle attività formative, si è tenuto, presso il Centro di Formazione della P.A. Il Soccorso di Trapani lo scorso mercoledì, un Seminario di approfondimento tenuto da un esperto Criminologo dal titolo: “I volontari soccorritori sulla scena del crimine” per lo studio delle Tecniche e strategie di intervento del personale sanitario volontario sulla scena del crimine in sinergia con le forze dell’ordine.
Il verificarsi di eventi delittuosi implica una sinergia tra le forze dell’ordine e gli operatori sanitari, questi ultimi, per decreto dell’Assessorato Regionale della Sanità, in attivazione da eccedenza 118. Le Forze dell’Ordine con funzioni di salvaguardia del cittadino e di indagine, i Volontari per prestare primo soccorso, stabilizzare clinicamente e trasportare i pazienti all’ospedale.
Spesso però, la contestuale presenza sulla “scena del crimine” di più soggetti unitamente alla inadeguata preparazione degli operatori sanitari per la gestione di tali situazioni, determina un’alterazione irreversibile dei luoghi con conseguenze insanabili sul piano processuale. La contaminazione delle prove, nella fase di primo intervento, causa la difficoltà se non impossibilità di individuare gli autori del reato. Ciò premesso diventa indispensabile per l’operatore sanitario Volontario che si trova ad operare sulla scena del crimine, conoscere la natura e il significato delle prove fisiche nonché le modalità atte ad evitare fenomeni di "alterazione" degli elementi probatori e dei reperti.
Il Seminario si è posto l’obiettivo di trasmettere specifiche nozioni comportamentali, linee guida e protocolli condivisi per garantire l’intervento sanitario sulla scena del crimine riducendo la possibilità di alterazione del quadro probatorio, con particolare riferimento a tutti gli elementi fisici presenti sul luogo del delitto ed in sinergia con le forze dell’ordine.
Tra i temi trattati si è discusso di: Analisi della “scena del crimine”: l’ambiente e il contenuto dell’ambiente; le impronte; le macchie di sangue, le sinergie tra volontari del soccorso sanitario ed operatori della sicurezza; il sopralluogo della Polizia Scientifica sulla scena del crimine.
Particolare attenzione si è prestata agli errori da non commettere nel primo intervento per non alterare la scena del crimine.