Al via il progetto ” GiovanEnna ” finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali
Una iniziativa che potrebbe essere l’avvio di uno stretto e proficuo rapporto di collaborazione a rete tra diversi soggetti del pubblico, del mondo del lavoro e del sociale e che continui anche dopo i termini di scadenza prefissati dal progetto.
E’ “GiovaEnna” il progetto di prevenzione al disagio giovanile promosso dall’Associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama capofila di una rete di associazioni ed istituzioni, e che vede coinvolti diversi soggetti come il Comune di Enna, organizzazioni sindacali e associazioni di volontariato che operano in diversi settori. Il progetto è stato presentato lunedì 27 febbraio presso i locali del centro comunale contro il Disagio giovanile “Peppino Impastato” in via Borremans a Enna bassa. Interesserà circa 150 giovani di una età compresa tra i 6 ed i 18 anni, prenderà il via nel mese di marzo per concludersi entro la fine del 2012. Il costo complessivo del progetto è di circa 50 mila euro di cui il 90 per cento a carico del Fondo dell’Osservatorio nazionale di Volontariato del Ministero per le politiche sociali mentre il restante 10 per cento della Luciano Lama.
Alla presentazione sono stati presenti l’Euro Consulente Michele Sabatino, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Enna Salvo Notararigo, per la Prefettura il Capo di Gabinetto Giuseppe Sinacori, il presidente dell’Associazione Luciano Lama, Giuseppe Castellano, il presidente regionale dell’Anpas Lorenzo Colaleo, i presidenti provinciali dell’Avo e Avis Enzo Guarasci e Gaetano Sproviero, il Capitano della Guardia di Finanza Domenico Iannone, il segretario provinciale generale della Cisl Peppe Aleo, Enzo Savarino per la Uil, il presidente dell’Opera Pia Santa Lucia di Enna Bassa Rodolfo Crisafulli, Marco Caraccio le le Acli, e tanti altri volontari delle diverse associazioni che contribuiranno alla riuscita del progetto. Il progetto sarà realizzato nel territorio del comune di Enna ed in particolare nella zona di Enna bassa, area urbana cresciuta negli ultimi anni a dismisura ma carente però di servizi destinati alla collettività ed in particolare verso i giovani. Ed il progetto sperimentale ha lo scopo di avviare sul territorio politiche d’intervento in favore dello sviluppo dell’associazionismo giovanile, creare uno strumento di aggregazione di gruppi di giovani e altre realtà negli ambiti della cultura, dell’espressività, del volontariato, dello sport, del disagio giovanile, del gioco.
I Partner che vi aderiscono sono: Il Comune di Enna, Cgil, Cisl e Uil, le scuole Medie Savarese ed Elementare Neglia di Enna bassa, l’Associazione Avo, l’Associazione Avis, l’Acli, Il Comitato Regionale Anpas attraverso la Pubblica Assistenza Ente Corpo Volontari Protezione Civile Enna.
Le attività previste riguardano:
1) Attività Culturali – indirizzate alla fascia di età compresa tra i 6 e i 14 anni come Cineforum, Laboratori di Lettura;
2) Laboratori e Corsi indirizzati ai giovani di età compresa tra i 15 e 28 anni come Laboratori Teatrali e Musicali, Multimediali ed avvio di percorsi della Creatività e della Manualità, Corso di Informatica indirizzato soprattutto al Disegno Web, Corso di Writer “Colora la tua Città”
3) Attività sociali con l’istituzione di un Punto di Ascolto. Gli operatori interessati offriranno uno spazio di consulenza per ragazzi dai 14 ai 20 anni ed ai loro genitori e insegnanti offrendo momenti informativi ed educativi. Si darà anche spazio ad incontri autogestiti dagli stessi giovani.
“Un progetto che non nasce per caso di operare a Enna bassa – ha detto il presidente Giuseppe Castellano nella presentazione – poiché a nostro avviso ma è stato anche condiviso dagli altri soggetti partner, proprio a Enna bassa si sente la necessità di lavorare tra i giovani per fare crescere e sviluppare la cultura dell’aggregazione. E riteniamo che le premesse per fare un importante lavoro sul territorio e lasciare un tangibile segnale ci siano tutte anche perché con orgoglio voglio ricordare che il nostro progetto sui 57 approvati in tutta Italia si è classificato al sesto posto”. “Quello che inizia oggi è un percorso che ritengo molto importante – continua l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Enna Salvo Notararigo – poiché si mettono insieme a collaborare istituzioni, sindacati ed associazioni molto presenti sul territorio e che svolgono svariate attività nel campo del volontariato. Importante sarà lavorare non solo tra i giovani ma soprattutto tra le famiglie”. “Questo progetto è l’ennesima conferma di quanto sia presente anche sul nostro territorio siciliano ed ennese in particolare l’associazione Luciano Lama – continua il Capo di Gabinetto della Prefettura Giuseppe Sinacori – progetti come questi che puntano all’aggregazione sono i migliori antidoti alla cultura dell’illegalità”. “Un progetto che sicuramente farà molto bene – commenta il Capitano della Guardia di Finanza Domenico Iannone – perché c’è veramente tanta necessità di lavorare tra i giovani. Anche noi come Guardia di Finanza stiamo portando avanti un progetto in collaborazione con le scuole per prevenire un altro grave disagio tra i giovani come quello dell’uso di sostanze stupefacenti”. “Un progetto nobile quello che prende il via virtualmente oggi – aggiunge il presidente regionale dell’Anpas Lorenzo Colaleo – nella società odierna c’è tanto di bisogno che venga incentivata soprattutto tra i giovani la cultura dell’associazionismo che può essere la carta vincente per allontanare i giovani da altri rischi come quello di avere tanto tempo a disposizione e non sapere come utilizzarlo se non poi farlo nel modo sbagliato. L’Anpas è sempre disponibile a dare il proprio contributo sul territorio”. “Anche il sindacato sente la necessità di dare il proprio contributo affinchè le giovani generazioni crescano con giusti valori – rimarca Aleo – come quelli della legalità e del lavoro e non quelli ad esempio dell’arricchimento facile con metodi illeciti. Questo progetto va nella giusta direzione”. “L’attività tra i bambini ed i giovani in generale è il Dna dell’associazione Luciano Lama – conclude l’euro consulente Michele Sabatino – lo dimostra e lo continua a dimostrare con il lavoro svolto in particolare in Bosnia Herzegovina e che non si limita solamente alle accoglienze ma a tante altre iniziative di grande spessore umanitario. Adesso inizia questa esperienza sul territorio locale che sono convinto sarà la prima di una lunga serie”.