Bruxelles, 10° Open Days
di Aurelio Dugoni
La prima differenza sono i giornali. Non c’è Monti e nemmeno Renzi. C’è la Siria. E il suo dramma, che ricorda la Bosnia, tra l’indifferenza generale.
La prima pagina de Le Soir , quotidiano di Bruxelles e non solo, è dedicata all’ ultimo blitz turco contro la frontiera siriana. Poi c’è l’altra differenza: un ingorgo enorme nel centro della città. C’è un allarme bomba ( falso!), e la polizia chiude tutti i tunnel stradali che attraversano la città. Nell’ora di punta. Ma la cosa incredibile che non c’è caos; solo fila, allineata tranquilla, senza clacson. Cos’è successo?. Nulla, ma gli automibilisti, attraverso le radio locali, sono stati informati tempestivamente di cosa stava succedendo. Tutti quanti. L’informazione diffusa ha bloccato il caos. Nessuno ha scavalcato la corsia per “ cercare di capire cosa stava succedendo”…lo sapeva già. Non era necessario saltare la fila per “avvicinarsi un po’”…..Giuro! non ho sentito suonare un clacson!. Stupito, ho chiesto all’autista dell’autobus , come mai nessun suonava il clacson (normailissimo in questi momenti!), e lui mi ha risposto candidamente “ non è che suonare ti fa guadagnare metri”.