“NoBuRi – Non butto! Riciclo” al Janniscuru Fest
di Giovanni Albanese
Sarà presentata nel corso di questo week-end a Enna, nell’ambito della manifestazione culturale Janniscuru Fest, l’attività di trashware che Legambiente curerà a partire dal prossimo mese di gennaio 2015 nell’ambito del progetto “NoBuRi – Non butto! Riciclo”, finanziato da Fondazione con il Sud e che vede una larga partnership intorno al capofila, il Comitato Regionale Anpas Sicilia.
L’azione del progetto intende ripensare il ciclo di vita dei computer promuovendo una logica di riuso e non di spreco. Recuperare, attraverso donazioni di singoli cittadini, hardware funzionante ma reso obsoleto da software di ultima generazione rendendolo di nuovo funzionale, utilizzabile e utile attraverso l’installazione di software libero, in collaborazione con il gruppo informale della Comunità "LINUX per tutti" presente ad Enna. I personal computer recuperati verranno donati gratuitamente a particolari Target Group quali ad esempio: giovani studenti, pensionati, associazioni di volontariato, organizzazioni operanti in paesi poveri, soggetti in difficoltà economica, case famiglia, centri di recupero offrendo loro formazione gratuita sul loro utilizzo. Il Coordinatore di questa attività sarà appunto Legambiente, in collaborazione con le associazioni di categorie della partnership.
L’obiettivo è quello di ridurre la quantità di rifiuti nocivi ed inquinanti quali i PC destinati in discarica, diffondere una cultura di uso consapevole delle tecnologie, ridurre il “digital divide” donando l’hardware riqualificato e organizzare attività di informazione/formazione su argomenti di carattere sociale quali divario digitale consumo critico e uso consapevole delle tecnologie.
L’azione sarà descritta dai volontari di Legambiente ai cittadini all’interno di uno stand allestito esclusivamente per promuovere il progetto “NoBuRi – Non butto! Riciclo”.
Janniscuru Fest è una manifestazione artistico-culturale che si sviluppa intorno alla porta di Janniscuru, l’ultima monumentale via di accesso alla antica città di Enna. Per tre giorni nell’area si sviluppano progetti partecipativi sul paesaggio sonoro, percorsi storici ed etnoantropologici, videoproiezioni, istallazioni rupestri, proiezioni fotografiche, "catoi" enogastronomici e mercati agroalimentari e artigianali. L’area, sottratta nel 2013 all’abbandono e al degrado dai volontari del Circolo Degli Erei di Enna, è oggi gestita e animata dal Circolo stesso, che annualmente organizza lo Janniscuru Fest insieme all’associazione Fundrò.