Nuovo decreto eccedenza 118, la posizione di Anpas Sicilia
Anpas Sicilia plaude al nuovo Decreto che regolerà il servizio di eccedenza 118 nell’isola.
Pur non conoscendo in maniera approfondita tutti gli aspetti normati, e basandoci su quanto circola in queste ore, non possiamo che sostenere l’intenzione del Governo Regionale di rafforzare i poteri di vigilanza e di controllo dell’Assessorato alla Salute e di accertare in maniera rigorosa i requisiti per l’accesso al sistema.
Lo abbiamo detto e chiesto per anni perché crediamo fermamente che solo operando su trasparenza e legalità si possa tracciare una linea netta tra le organizzazioni del Terzo Settore che, come Anpas, fanno parte di una rete nazionale e storica e chi, al contrario, opera con altri scopi e senza i valori che muovono il mondo del volontario.
Ciononostante Anpas Sicilia rileva anche delle criticità che riguardano la parte dei “compensi annui” che potranno essere erogati. Proprio il nostro movimento, componente del tavolo tecnico regionale sin dal 2011, ha sempre parlato di rimborso delle spese necessarie in percentuale per il mantenimento degli automezzi (acquisto, carburante, assicurazione, manutenzione) e quelli relativi al rimborso delle spese del vitto del volontario in servizio così come previsto dal decreto legge 117/2017.
Le pubbliche assistenze siciliane, infatti, da 2011 non hanno mai chiesto adeguamento Istat perché, per noi, si è sempre trattato di un rimborso e non di un compenso.
Restiamo perplessi rispetto alla dichiarazione di un “limite di spesa al compenso” e ci permettiamo di dire che ciò vada in contrasto con quanto asserito dal Presidente Schifani che ha parlato, giustamente, di “un servizio in favore del cittadino”.
Ci chiediamo cosa succederebbe nella malaugurata ipotesi in cui tutte le ambulanze Seus fossero impegnate (fattispecie più che verosimile) e le associazioni avessero già raggiunto questo fantomatico limite annuo.
Altresì ci chiediamo cosa succederebbe a un paziente in codice giallo qualora tutte le ambulanze seus fossero impegnate considerata anche la decisione di far intervenire le associazioni solo se in codice rosso.
Pur trovando lo sforzo del Governo assai meritevole ci auguriamo un incontro dell’Assessorato alla Salute, della Seus e delle sigle nazionali per la definizione di un percorso unico e univoco teso a migliore sempre di più il servizio di eccedenza 118 sempre volto al benessere dei cittadini.
