Un ricordo dall’alluvione del 2011, la storia di Selenia
Cinque anni fa, in queste ore, i volontari di Anpas Sicilia partivano per le zone del messinese colpite dall’alluvione.
A cinque anni di distanza Anpas Sicilia, torna a Saponara per ricordare quei giorni di emergenza e, soprattutto, per ribadire la necessità di prevenzione e pianificazione dei rischi in tutti i territori.
Domani, alle 17, al centro ludico ricreativo di Cavaliere ci sarà un incontro tra volontariato e istituzioni per parlare di resilienza e cittadinanza attiva.
Oggi riportiamo un articolo presente nel mensile "Anpas Sicilia notizie", che fu stampato da Anpas Sicilia nel dicembre 2011.
di Federica Lombardo Sono stati davvero tanti i volontari Anpas che hanno risposto all’appello della popolazione messinese colpita dall’alluvione, spendendo il loro tempo e le loro energie.
Ma una volontaria mi ha particolarmente colpita:
Selenia, una ragazza della pubblica assistenza di Enna, che ha messo a disposizione le sue piccole mani e il suo grande cuore.
Selenia è partita per Barcellona Pozzo di Gotto il 22 Novembre e, dopo aver spalato fango per tre giorni, ha deciso di spostarsi, insieme ad altri colleghi Anpas, a Saponara. Lì è rimasta fino al 4 Dicembre e ha lavorato sodo ogni giorno per liberare il paese dal fango. “Una lavoratrice instancabile” dicono di lei al campo, “Si è perfino lamentata di essere stata messa a riposo per recuperare le forze!”
Selenia sostiene che non aveva bisogno di riposo, aveva solo voglia di mettere a disposizione di Saponara tutte le sue energie, aveva voglia di mettersi in gioco, di gustare il piacere dell’essere volontario, di vedere i sorrisi che le regalavano gli abitanti del posto e i suoi colleghi.
Per Selenia, Anpas è farsi forza l’un l’altro e avere sempre un sorriso o una gentilezza per chiunque abbia bisogno.