Messina senza acqua, via al progetto AMAM
Il commissario delegato per l’emergenza idrica, l’ingegnere Calogero Foti, ha presieduto nel pomeriggio a Messina una riunione finalizzata ad analizzare in modo approfondito tutti gli aspetti e la fattibilità della soluzione tecnica per il ripristino dell’erogazione dell’acqua presentato da AMAM, l’Azienda Meridionale Acque Messina responsabile della gestione dell’acquedotto danneggiato.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti della struttura commissariale, del Comune di Messina, della società AMAM, gli esperti dei centri di competenza del Dipartimento della Protezione civile, quelli di Acea e Acquedotto Pugliese indicati da Utilitalia oltre a tecnici della società SIDRA di Catania che in mattinata hanno effettuato un sopralluogo nella zona interessata dal dissesto idro-geologico che ha danneggiato l’acquedotto Fiumefreddo
Obiettivo della riunione era, appunto, approfondire ogni dettaglio del progetto, proposto da AMAM, finalizzato a realizzare in breve tempo una soluzione temporanea che possa migliorare il servizio di fornitura d’acqua per la popolazione, in attesa di stabilizzare la frana e procedere al ripristino definitivo dell’acquedotto. Il progetto, in particolare, prevede l’utilizzo di tre tubazioni flessibili lunghe circa 350 metri utili a realizzare un by-pass provvisorio della conduttura danneggiata.
Il tavolo tecnico, dopo una attenta valutazione dei punti di forza e di debolezza della proposta avanzata dalla società che sarà responsabile della realizzazione, ha condiviso sostanzialmente il progetto, chiedendo però di apportare alcune opportune integrazioni tutte volte a mitigare i rischi residui.
Ora, quindi, inizieranno subito le attività di perimetrazione, rilievo, monitoraggio e risagomatura della parte superiore del corpo di frana, mentre l’intervento sull’acquedotto verrà fatto non appena sarà arrivato sul posto tutto il materiale necessario.