Disabilità ed emergenza, il contributo del volontariato
Circa 700 volontari partecipanti e altri 100 formati. Soprattutto, un contributo importante per favorire l’attenzione e il corretto soccorso al disabile in Protezione Civile. È il bilancio del progetto formativo, informativo e addestrativo “La gestione della disabilità in situazioni di crisi ed emergenza”, svoltosi nell’arco di due anni nelle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa, per iniziativa del Vol.Si. e del Centro di Servizio per il Volontariato Etneo, la collaborazione del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, il Sues 118, il Corpo dei Vigili del Fuoco, e con il supporto del Fir – Forza Intervento Rapido. A Librino, lì dove era cominciato, volontari, associazioni e istituzioni si sono confrontati sabato sui risultati del progetto e sui possibili sviluppi.
Moderato da Gabriele Sorace del Csve, l’incontro, dopo i saluti di don Salvatore Cubito, parroco della parrocchia Resurrezione del Signore, si è aperto con l’intervento del presidente del Csve Salvo Raffa, che ha sottolineato come, «a distanza di due anni dall’inizio dell’attività, si ritiene in maniera condivisa che l’iniziativa non ha esaurito i suoi benefici ma che da questo progetto deve continuare a sostenere l’attenzione dei diversamente abili». «Non possiamo pensare se non a una logica di inclusione e di salvaguardia di persone cui lo Stato ha sempre minori risorse da rivolgere: la Protezione Civile, con il supporto dei volontari, ha i numeri e le caratteristiche per cambiare le cose», ha quindi evidenziato il presidente del Vol.Si. Santo Carnazzo. «A fianco di quelle che chiamiamo persone con esigenze speciali, che richiedono un approccio e un intervento diverso da quello generico, noi ci siamo e ci saremo», ha detto il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Verne.
Hanno sottolineato la necessità di una sinergia volontariato-istituzioni anche il dott. Salvatore La Rosa della prefettura di Ragusa e il presidente del Fir Tony Gaziano. A illustrare nel dettaglio le attività del progetto, attuato a Librino, Comiso, Enna e Priolo-Siracusa, è stato Giovanni Motta del Dipartimento di Protezione Civile – Servizio provinciale di Catania. Interventi anche da parte di Silvana Maugeri della Centrale Operativa Ct-Rg-Sr del 118, Gaetano Oanni uno dei volontari formati nel progetto e Salvatore Milone uno dei diversamente abili soccorsi nell’esercitazione.
Le conclusioni, dopo il dibattito, sono state affidate al Dirigente Generale del Dipartimento regionale di Protezione Civile, Calogero Foti: «Il Dipartimento punterà la sua attenzione sulla disabilità e la pianificazione terrà conto di questo problema. Nella gestione delle emergenze faremo in modo di considerare il ruolo di ciascuno».