“Mi ero dimesso, poi c’ho ripensato”
di Giovanni Albanese
Vi dico subito che i miei saluti ad Anpas Sicilia su Facebook erano una bufala. Chi mi conosce sa bene che a voler andare via lo avrei fatto in silenzio e in punta di piedi. Certo non annunciandolo con un commento su Facebook. Cosa è successo? Ve lo spiego subito: volevo far toccare con mano ai nuovi dirigenti di Anpas Sicilia come anche sui profili personali dei social, in questo caso Facebook, bisogna fare molta attenzione su quanto si pubblica, commenta e condivide, non perdendo mai di vista di essere un rappresentante dei volontari. Quella linea sottile tra quanto può essere riportato su un profilo personale e quanto su profilo istituzionale a volte neanche esiste.
Il tema è molto semplice: sei un volontario sempre, anche quando non indossi la divisa, e il tuo profilo personale di Facebook è quello di un uomo impegnato sul sociale, a maggior ragione se dirigente di un movimento.
Spiegarlo avrebbe certamente sensibilizzato tutti, ma ho ritenuto più efficace una sperimentazione. E così nel corso del ritiro che sta facendo a Baida, a Palermo, il nuovo consiglio regionale di Anpas Sicilia, ho dato il via a questo esperimento.
Ore 11,16 scrivo sul mio profilo Facebook: "Le belle avventure cominciano perché hanno una fine. Io sono ai saluti: ciao Anpas Sicilia, grazie di tutto". Da quel momento una raffica di "mi piace", commenti, SMS, messaggi privati e telefonate verso tutti coloro che in quel momento erano lì con me a parlare di futuro per Anpas Sicilia, inconsapevoli di quanto stesse succedendo fuori. Sì, perché nel frattempo i nuovi dirigenti siciliani di Anpas hanno continuato a lavorare sodo per garantire a questo movimento di crescere ancora in futuro.
Solo uno spunto il mio per far toccare con mano quanto un profilo "personale" su Facebook, specie quando si è dirigenti di un movimento o comunque riconducibili ad esso, non sia più tale nella visione comune. Non leggo più la bacheca di quella persona, ma di quel dirigente che mi rappresenta, che è un esempio per tutti.
Da ieri spiego a tutti gli altri, compresa mia madre, che si trattava di una falsa notizia. Ma questo fa parte del gioco.
