Protezione Civile: a Roma workshop europeo sulla gestione del rischio
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha aperto stamattina i lavori del workshop “The risk management capability”, organizzato dalla Protezione Civile italiana assieme alla Commissione Europea, nell’ambito delle attività legate al semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. Ai partecipanti – esperti dei 28 Paesi membri dell’UE e rappresentanti di 8 altri stati limitrofi (Balcani occidentali e Turchia), della Commissione Europea e della Banca europea d’investimenti, oltre che del sistema di protezione civile delle regioni italiane – ha rivolto un saluto di benvenuto il Sindaco Ignazio Marino.
“Oggi, fronteggiare e dare risposta a un’emergenza in modo efficace significa prima di tutto implementare misure di prevenzione del rischio efficaci, essere preparati a reagire agli effetti dei disastri e renderci conto di quanto possiamo imparare gli uni dagli altri – ha affermato Gabrielli – È questa la ragione fondamentale per cui siamo riuniti qui oggi e domani”.
L’incontro, che si è svolto presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, rappresenta una tappa fondamentale per il rafforzamento del Meccanismo europeo di protezione civile, dopo la riforma – di cui l’Italia è stata promotrice – che ha allargato il campo d’azione del sistema unionale alle attività di prevenzione e preparazione, oltre che alla gestione delle emergenze sul territorio europeo e in Paesi terzi. In preparazione del workshop, ciascuno dei paesi partecipanti ha compilato un questionario dettagliato rispetto all’organizzazione del proprio sistema di protezione civile, e sulla base dei risultati di tali questionari gli esperti si divideranno in tre gruppi di lavoro dedicati, rispettivamente, alla capacità tecnica, amministrativa e finanziaria in relazione alla capacità di gestione del rischio da parte di ogni singolo stato membro.
“Si tratta di un obiettivo a cui lavoriamo da tempo. Non appena è stata approvata la riforma del Meccanismo europeo di protezione civile, ci è stato chiaro che l’introduzione di un primo quadro di riferimento riguardante le politiche di prevenzione dei rischi avrebbe avuto un impatto significativo – ha aggiunto Gabrielli –, portandoci a costruire un’intesa comune sulle nuove misure a livello europeo e a tradurle in qualcosa di concreto a livello tecnico, con il coinvolgimento di esperti, tecnici e scienziati. In breve: vostro e dei vostri colleghi.”