Anpas a Saponara: un anno di noi!
di Pietro Bertino
2 luglio 2014: Un anno di noi, un anno di ANPAS RIVIVERE A COLORI SAPONARA.
La giovanissima associazione festeggia il 365esimo giorno di attività, riunendosi nella sede a rimembrare le gioie e le fatiche che hanno caratterizzato questo anno ricco di soddisfazioni.
Un gruppo costituito da volontari diversi tra loro che hanno fatto dell’eterogeneità il proprio punto di forza. Importanti le fasi dell’associazionismo vissute: la COSTITUZIONE del gruppo, il 2 luglio 2013, giorno in cui un’entusiasta Mariella Mazza presenta il coinvolgente progetto; la CONOSCENZA, con la condivisione delle idee e dei consigli su come formarci e partire, a cui non sono mancati goliardici momenti di scambio di opinioni, tipici di chi vuole riunirsi per Fare. E poi la fase della RISTRUTTURAZIONE dei locali,che ci ha permesso di collaborare ed interagire; le prime CONVOCAZIONI e le prime USCITE con l’ANPAS regionale. Ancora l’IDENTIFICAZIONE, con l’arrivo delle divise ad inorgoglire la nostra volontà di essere cittadini attivi; la fase della FORMAZIONE, con i primi corsi di sanitario, che stiamo ancora seguendo. Le attività: da una semplice festa per bambini a Natale, al corso di integrazione ed alfabetizzazione per anziani. La campagna di prevenzione “Terremoto io non rischio”, atta alla sensibilizzare dei cittadini; il corso “Essere ANPAS”, tenutosi nella sede di Paternò. Di seguito, la conferenza di organizzazione “MeAnpas” a Messina; “I quaderni del DRPC- Isole d’Anpas”, esercitazione nazionale di Protezione Civile. Tante emozioni e tanti appuntamenti da inserire nel bilancio sociale da cui ricavare la forza e gli stimoli per affrontare le prossime attività con entusiasmo ed impegno, nel nome di ANPAS. Il campo scuola il prossimo appuntamento, coinvolgendo gli adolescenti del territorio, che ben riconoscono il ruolo che la giovane associazione si è ricavata nel tessuto sociale di Saponara. Lo slogan della giornata: “Esserci e Crederci”, dalle parole del Presidente che cita:« È già passato un anno da quando abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso insieme. Per me è stato un anno intenso pieno di emozioni e condivisioni: abbiamo pensato che il nostro progetto doveva essere importante e diverso e forse ci stiamo riuscendo. Oggi posso dire che voglio bene ad ognuno dei volontari, che sono per me come una famiglia. Mi auguro che questa sensazione non passi mai e che ognuno di noi non perda mai l’ entusiasmo di esserci e crederci.» E come nelle migliori storie, TO BE CONTINUED…
