Incendi boschivi: preoccupazione per la mancata attivazione della flotta aerea siciliana
Non diminuiscono i timori del Dipartimento della Protezione civile sulla campagna estiva nella lotta agli incendi boschivi. Quanto successo domenica 22 giugno, infatti, ha riacceso l’attenzione sulla necessità che le Regioni, cui la legge affida la competenza su questa materia, si attrezzino con risorse adeguate e azioni di prevenzione incisive. Auspicio ribadito più volte anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri nelle raccomandazioni inviate come ogni anno a tutte le Regioni – e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 18 giugno scorso per un più efficiente contrasto a questo rischio.
Ieri sono state 7 le richieste di intervento di supporto pervenute al Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione civile: 3 sono giunte dalla Sardegna e 4 dalla Sicilia, per incendi sui quali si sono alzati in volo 5 dei 6 Canadair disponibili in questa prima fase della campagna estiva.
Se in Sardegna i velivoli statali impegnati si sono affiancati, come previsto, ai mezzi regionali che erano già al lavoro, in Sicilia questo non è avvenuto per il semplice motivo che, a oggi, nonostante le rassicurazioni mediatiche, la flotta regionale è ancora con zero elicotteri.
Ciò ha fatto sì che, nonostante gli sforzi profusi dai piloti della flotta aerea dello Stato, una delle quattro richieste di intervento sia rimasta inevasa.
La criticità della situazione nell’isola dovuta alla mancanza di mezzi aerei antincendio regionali, che domenica si è nuovamente riproposta, è stata già evidenziata con preoccupazione dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, in una nota inviata all’inizio del mese di giugno al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Il Capo del Dipartimento sottolinea ancora una volta come sia indispensabile per le Regioni dotarsi di una propria e adeguata flotta antincendio, poiché non può essere sufficiente contare solo e unicamente sul concorso della flotta aerea dello Stato che, in base al principio di sussidiarietà sancito anche dalla legge 353/2000, deve garantire, con un numero ridotto di mezzi aerei rispetto agli anni passati, il supporto a tutte le Regioni d’Italia in una materia che – è bene ricordarlo – è di competenza delle Regioni.