La protesta del “No Muos” si trasferisce a Palermo
La protesta pacifica del “No Muos” si trasferisce a Palermo, dove stamani sono state portate anche due bare vuote davanti al Palazzo della Regione. Si chiede al presidente Rosario Crocetta la revoca delle autorizzazioni per la costruzione della centrale a Niscemi. Impegnata anche la locale pubblica assistenza Prociv Niscemi, con a capo il presidente Rosario Ristagno (nella foto insieme a un concittadino).
COS’E’ IL MUOS
Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il programma MUOS, gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013. Il sistema MUOS integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare UFO.
PANORAMICA
Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema ad altissima frequenza (UHF, Ultra High Frequency) (300 MHz a 3 GHz di frequenza) del sistema SATCOM, in primo luogo al servizio del DoD (Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti). Il MUOS sostituirà il sistema UHF Follow-On (UFO) prima che questo sia dismesso per fornire agli utenti nuove funzionalità e maggiore mobilità, accesso, capacità e qualità del servizio. Destinato principalmente ad utenti mobili (ad esempio, piattaforme aeree e marittime, veicoli di terra e soldati appiedati), il MUOS trasmetterà la voce degli utenti, i dati e le comunicazioni video. Il MUOS opera come fornitore globale di servizi cellulari per sostenere ogni militare con le moderne funzionalità della tecnologia cellulare, come ad esempio la condivisione di file multimediali. Converte un sistema telefonico con connessione commerciale di terza generazione (3G) Wideband Code Division Multiple Access (WCDMA), in uno militare radio UHF del sistema SATCOM utilizzando satelliti geostazionari al posto di torri cellulari. Operando nella banda di frequenza UHF, una banda di frequenza inferiore a quella utilizzata dalle tradizionali reti cellulari terrestri, il MUOS permette ai militari di comunicare in ambienti svantaggiati, come le regioni boscose in cui i segnali di frequenza più elevati sarebbero eccessivamente attenuati dalla volta della foresta. La costellazione MUOS sarà composta da quattro satelliti operativi e uno di riserva in orbita. Il MUOS fornirà utenti con accessi militari point-to-point e con comunicazione compensata con l’accesso basata su un sistema di precedenza e preventivo per voce, dati, video o una miscela di servizi voce e dati che coprano l’intero globo. Le Connessioni possono essere instaurate su richiesta dagli utenti nel campo, in pochi secondi, e poi rilasciate con la stessa facilità, liberando risorse per altri utenti. In linea con i metodi militari di comunicazione più tradizionali, reti pre-programmati possono anche essere stabilite in modo permanente o per programma specifico usando, con base a terra, i centri di gestione della rete MUOS. L’“Ufficio per il Programma delle Comunicazioni Satellitari” della Marina Militare degli Stati Uniti d’America (PMW 146) del comitato esecutivo del programma (PEO) per i sistemi spaziali a San Diego è lo sviluppatore a capo del programma MUOS. Lockheed Martin è il Prime Contractor del sistema e progettista del satellite del MUOS sotto US Navy Contract N00039-04-C-2009, che è stato annunciato il 24 settembre 2004. Il costo più incentivi più premi di aggiudicazione per il MUOS definiti una periodo-base di esecuzione dei sette anni del valore di $ 2’110’886’703. Il contratto base prevede una capacità operativa iniziale composto da due satelliti con gli elementi associati di controllo a terra MUOS. Il contratto definisce anche le opzioni del contratto che, se esercitata, dovrebbe aggiungere quattro anni e 1154948927 $ alla base. Subappaltatori chiave includono General Dynamics (Architettura di trasporto terrestre), Boeing (Legacy UFO e porzioni del WCDMA payload ) e Harris (riflettori maglia schierabili). Il lancio in orbita del primo satellite era stato previsto per la fine del 2009 con il raggiungimento della capacità in orbita nel 2010. Dopo molti ritardi, il primo satellite MUOS, MUOS-1, è stato lanciato nello spazio il 24 febbraio 2012.
STAZIONI DI TERRA MUOS
Il MUOS comprenderà quattro impianti di stazione a terra. Le selezioni dei siti sono state completate nel 2007 con la firma di un “Memorandum of Agreement” (MOA) tra la marina degli Stati Uniti e il Dipartimento della Difesa australiano. Le quattro stazioni di terra, ognuna delle quali serve uno dei quattro satelliti attivi saranno ubicate presso: l’Australian Defence Satellite Communications Station a Kojarena a circa 30 km a est di Geraldton, Australia dell’ovest; Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) a Niscemi, a circa 60 km dalla Naval Air Station di Sigonella, in Sicilia; Sud-Est della Virginia; il “Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific” nelle isole Hawaii.
CONTROVERSIE
L’installazione del Naval Radio Transmitter Facility nell’area di Niscemi in provincia di Caltanissetta è stata oggetto di proteste della popolazione e dei rappresentanti locali. A poche ore dalla manifestazione nazionale di protesta organizzata dal movimento "NoMUOS" la Procura di Caltagirone ha disposto in data 6 ottobre 2012 il sequestro della stazione radio MUOS di Niscemi in quanto l’installazione avrebbe violato le prescrizioni fissate dal decreto istitutivo dell’area protetta. Sequestro che è stato poi annullato in data 28 ottobre 2012 dal Tribunale della Libertà di Catania dando così il via libera alla ripresa dei lavori; il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta attende le motivazioni del Tribunale di Catania per valutare la possibilità di un ricorso in Cassazione.