Mirandola: La scuola riparte nelle sette tensostrutture Anpas
Il 17 settembre la scuola ricomincerà anche a Mirandola: l’anno scolastico riprende in 10 tensostrutture di cui 7 sono state montate nello scorso fine settimana da 59 volontari volontari delle pubbliche assistenze Anpas provenienti da tutta Italia.
«Ringrazio tutto l’Anpas, a partire dal Presidente nazionale Fausto Casini, per l’ottimo lavoro che stanno facendo fin dalle primissime ore dopo il terremoto del 20 maggio», ha dichiarato il sindaco di Mirandola Maino Benatti. «La presenza dei volontari è sempre stata di grande efficacia e concretezza, e si è caratterizzata per la disponibilità a trovare sempre le migliori soluzioni. Anche in questa circostanza i volontari dell’Anpas, insieme a quelli della Protezione Civile del Friuli e a tutti i privati che hanno collaborato e che hanno dimostrato nuovamente la loro generosità e sensibilità, aiutando il Comune e le Dirigenze scolastiche a garantire la regolarità dell’anno scolastico alle Superiori ed alle Elementari».
«Noi siamo qui per aiutare la città di Mirandola», dice Fausto Casini, Presidente Nazionale Anpas. «Siamo agevolati dal senso civico dei cittadini e degli amministratori, ci piace anche essere di aiuto al riavvio delle scuole perché l’educazione e la formazione dei cittadini può trovare una nuova didattica nell’incontro con i volontari. La fiducia nel futuro dipende dall’esempio che daremo ai nostri giovani: questo è un buon esempio. Oggi gli studenti di Mirandola possono contare su amici provenienti da tutta l’Italia grazie all’Anpas e alla loro Croce Blu».
Le tensostrutture sono giunte a Mirandola con i volontari Anpas provenienti da Toscana, Abruzzo, Marche, Veneto, Sardegna, Sicilia, Campania ed Emilia Romagna. Un impegno notevole quello dell’Anpas che a Mirandola gestisce anche il campo di accoglienza di Piazzale Costa dal 20 maggio scorso e che attualmente accoglie 226 persone. Anpas Nazionale gestisce anche il campo di accoglienza di Novi di Modena: dal 20 maggio sono 1.278 volontari che hanno svolto attività per 10.926 giornate di lavoro per l’emergenza terremoto in Emilia.