Overshoot Day: credito esaurito con il nostro pianeta
Fonte: focus.it
Per alcuni è l’ultimo giorno di vacanza, per molti una data come tante altre, ma per la Terra quella di oggi è una ricorrenza tristemente significativa: benvenuti – si fa per dire – nell’Overshoot Day: la giornata in cui ufficialmente si esauriscono le risorse rinnovabili che il pianeta è in grado di generare in un anno.
In meno di otto mesi (Agosto non si è ancora concluso) abbiamo fatto fuori la scorta di dodici, e da qui a fine anno dovremo vivere a sbafo. Consumando beni naturali che il nostro pianeta non è in grado di rigenerare, tagliando foreste che servono a riossigenare l’aria che respiriamo, pescando pesci che nei nostri mari già scarseggiano, prelevando acqua da fonti che non si ricaricano.
La Terra mette costantemente a disposizione una serie di risorse naturali per i suoi abitanti. Ogni anno questo tesoretto virtualmente si rinnova per essere disponibile anche quello successivo: specie ittiche, risorse idriche, foreste, terreni coltivabili. Ma il consumo smodato, e il deterioramento, di questi beni fa sì che ogni anno esauriamo il "budget" messo a disposizione dal nostro pianeta in anticipo sul previsto. Per i mesi successivi, viviamo con il conto "in rosso", indebitandoci con la Terra e sperando sempre che la natura possa supplire ai nostri eccessi.
A calcolare questo spiacevole anniversario è il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit con base in Stati Uniti, Belgio e Svizzera impegnata nella promozione di stili di vita sostenibili, tramite strumenti come il calcolatore dell’impronta ecologica di ogni nazione e, appunto, l’Earth Overshoot Day. Questa ricorrenza è stata ideata in collaborazione con la New Economic Foundation, un’organizzazione britannica indipendente impegnata nella diffusione di un’economia più equa e attenta all’ambiente.
Il primo Overshoot Day (to overshoot significa "andare oltre, passare il limite") è stato il 19 dicembre 1987; nel 1990 si era spostato al 7 dicembre, nel 2008 al 23 settembre. Come si nota, la data di esaurimento scorte si sposta sempre più indietro e se all’inizio si collocava verso fine anno, negli ultimi tempi pende pericolosamente verso l’estate.
Secondo le stime dell’organizzazione, per vivere con le risorse che attualmente utilizziamo avremmo bisogno di 1 pianeta e mezzo. Continuando di questo passo, le Terre necessarie a garantirci un rifornimento costante di risorse diventerebbero 2 entro il 2050.
L’Earth Overshoot Day viene calcolato confrontando le risorse biologiche terrestri con il consumo che ne facciamo, in base a questa semplice equazione: (capacità biologica mondiale / consumo ecologico mondiale ) x 365 = Earth Overshoot Day.
Ma, avvertono i ricercatori, si tratta pur sempre di una stima indicativa e può darsi che la data possa oscillare di qualche giorno. Ciò che conta comunque, si legge sul sito del Global Footprint Network, è il cosa, non il quando. In altre parole, il vero problema è la presenza stessa nel calendario di questa ricorrenza, non (solo) quando si verifica.