Terremoto in Emilia Romagna. Oltre 100 scosse in 24 ore, ecco come comportarsi
di Giovanni Albanese
E’ stata una lunga e intensa notte nelle zone del sisma che nelle ultime ore ha colpito l’Emilia Romagna. Oltre cento scosse nelle ultime ventiquattr’ore, tante per impaurire gli oltre tremila sfollati che si registrano finora soprattutto nella zona dell’epicentro, con epicentro fra Sant’Agostino e Finale Emilia, paesi confinanti fra le province di Ferrara e Modena.
La punta dello sciame sismico resta quella di ieri, quando alle 4,05 i sismografi hanno registrato una forte scossa di magnitudo 6.0 sulla scala Richter, tanto da essere avvertita anche a Bologna, Milano e in Veneto. A questa ne è seguita un’altra forte dopo le 5. Poi uno sciame sismico con un altro evento intenso alle 15,18 che si è protratto per tutta la notte scorsa, fino a qualche ora fa. Numerosi i crolli. Il bilancio delle vittime sale invece a sette: quattro operai del turno notturno in una ditta di ceramiche schiacciati dal tetto e tre donne, due per lo spavento nel Bolognese e nel Ferrarese e una uccisa dal crollo della propria casa a Sant’Agostino. Non risultano al momento dispersi.
Chiuse le scuole di ogni ordine e grado e gli uffici pubblici oggi e domani. Il capo del dipartimento nazionale di Protezione, Franco Gabrielli, spiega come "dobbiamo dare assistenza alle persone che ci sono, questa al momento è la nostra prima e quasi esclusiva preoccupazione. Nel complesso la situazione è sotto controllo. Numerose chiamate sono state ricevuto anche dal numero verde istituito per informare la popolazione, ovvero 800840840.
Da ieri, tutti i volontari di Ferrara e Modena sono operativi nelle zone colpite, supportati anche dalle associazioni delle provincie limitrofe per trasferimenti ospedalieri, emergenze 118, allestimento di Posti Medici Avanzati (Mirandola e Finale Emilia), interverventi di protezione civile. Sono arrivate a Mirandola, nel piazzale antistante la sede della Croce Blu, le attrezzature e i materiali della colonna mobile nazionale Anpas. Sul posto ci sono anche il responsabile sanitario di protezione civile, il vice responsabile operativo nazionale, Egidio Pelagatti, e il responsabile nazionale della Logistica, Andrea Ciampi. Sono stati attivati, pronti a partire, i volontari Anpas di Veneto, Liguria, Piemonte e Toscana. Dalla Lombardia sono pronte a partire strutture di supporto alla colonna mobile nazionale.
Altri volontari Anpas sono stati attivati con le colonne delle Regioni, ieri pomeriggio è partita la cucina e la tensostruttura di Anpas Marche e nella notte è partita la colonna mobile della Regione Toscana con 30 volontari, 12 mezzi, 8 tende, cucina e generatore. Anpas Sicilia resta in allerta con codice bianco.
Sarà dedicata interamente al terremoto in Emilia Romagna, con collegamenti nelle zone del sisma e con i volontari in emergenza per fare il punto della situazione, il programma "Notizie Volontarie", in onda alle ore 15 alle 16 su Radio Anpas Sicilia. Per intervenire in diretta è possibile lasciare i propri commenti sulla bacheca di Radio Anpas Sicilia oppure inviare un sms o chiamare al numero 366/6893400. Ecco il link per ascoltare la radio: www.anpas-sicilia.it/webradio.aspx (CLICCA QUI)
La situazione a Mirandola e gli interventi dei volontari Anpas (ore 12.41 – Da anpasnazionale.org)
Da pochi minuti dopo il terremoto alle 11 di questa mattina sono stati attivi 250 volontari Anpas, 46 ambulanze, 27 pulmini e 15 automediche. Ieri pomeriggio Anpas ha coordinato ed effettuato l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola: circa 90 persone sono state portate negli altri ospedali nella provincia di Modena. Subito dopo l’evento sismico, fino alle 11 del 20 maggio sono stati circa 20 gli interventi di recupero delle persone.
Le strutture. Alle 4.30 del 20 maggio era già stato allestito un Posto Medico Avanzato e un punto Triage nel piazzale antistante l’ospedale di Mirandola. Nel pomeriggio è arrivata la struttura protetta dalla Pubblica Assistenza di Parma.
Due punti di accoglienza: il palazzetto dello sport, che ha una capienza di 400 persone, e il centro tennis che accoglie 200 persone).
Dalle 20 di ieri sera sono attivi 40 volontari con turni di 12 ore.
La cucina di Castelfranco Emilia: Ieri sera, al Palazzetto dello Sport di Mirandola, la cucina mobile della Pubblica Assistenza di Castelfranco Emilia ha fatto da mangiare per 1200 persone.
Parte la colonna mobile di Anpas Piemonte (ore 19.37) –
Partirà martedì 22 maggio, alle ore 7.00, dalla sede di Grugliasco (To) della Sala operativa regionale di Protezione civile dell’Anpas Piemonte una prima squadra di 12 volontari per portare aiuto alla popolazione colpita dagli eventi sismici in Emilia Romagna.
I volontari – provenienti dalle Pubbliche Assistenze Croce Verde Torino (To), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (To), Vapc Cigliano (Vc), Croce Verde Murisengo e Valle Cerrina (Al) – si dirigeranno, a bordo di automezzi della Croce Verde Torino, al campo di protezione civile Anpas di via Carso a Mirandola in provincia di Modena e si occuperanno di logistica.
COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO
Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza